Migliori piastre per capelli in assoluto per qualità prezzo del 2024
Migliori piastre a infrarossi
Piastre ionizzanti
Piastre triferro a tre tubi
Ferri conici
Migliori arricciacapelli
Piastre per capelli frisè
Migliori piastre al TITANIO
Piastre alla CHERATINA
Piastre in CERAMICA
in TORMALINA
Modellatori ad aria calda
Ondulatori o piastre per fare le onde, onde larghe, onde strette
Piastre Bellissima di Imetec
In ogni civiltà, ed in ogni tempo, sono sempre stati oggetto di una rappresentazione insita di significati rilevanti: non solo strumento di bellezza e di seduzione, ma anche indicatore dello status sociale di appartenenza e del modo di essere, i capelli sono infatti sempre stati un “accessorio” narrante la propria personalità, attraverso lunghezza, colore, ed acconciatura. Ed è interessante evidenziare come proprio l’acconciatura, ed il modo di tenere i capelli, abbia assunto in maniera costante un ruolo determinante nel corso della storia, a cominciare da quella più lontana dai giorni nostri.
Guida generale
È dell’antico Egitto l’uso delle acconciature come simbolo, segnalante il passaggio dall’età infantile a quella adulta, mentre pieghe più elaborate ed adorne di gioielli assurgono a rappresentazione del ceto del quale si fa parte, nella Grecia classica e nell’Impero Romano. Un accenno meritano anche le voluminose parrucche – “a copertura” dei propri capelli – sfoggiate dalle Gran Dame di Corte ai tempi del Re Sole, sostituite successivamente, per fortuna, da acconciature più sobrie e meno appariscenti. Passando poi per gli anni caratterizzanti la fine dell’800, che videro capelli raccolti in lunghe trecce o chignon, gli anni ’20, improntati invece a tagli più corti, e gli anni ’50 e ’60, teatro di capelli lasciati sciolti. Sino ad arrivare ai tempi attuali, vero e proprio traguardo per la più totale libertà espressiva.
Un breve excursus, questo, che rivela come lunga ed importante sia stata la storia relativa allo styling dei capelli, uno styling fatto già di ferri arricciacapelli, adoperati con continuità variabile nel corso del tempo, e giunti con le dovute modifiche al periodo in cui viviamo. Segnaliamo, al riguardo, le bacchette riscaldate per stirare o acconciare i capelli, utilizzate da Erica Feldman nel 1872, e la piastra stirante dotata di denti metallici che venivano inseriti tra i capelli, brevettata da Isaac K. Shero nel 1906. Ma è a Lady Jennifer Bell Schofield, che viene attribuita, nel 1912, l’invenzione della piastra per lisciare i capelli, piastra a due ferri piatti caldi, fornita di cardini.
Ed è sulla piastra per capelli che concentreremo la nostra attenzione, trattando tutti i punti importanti da conoscere prima di far ricorso a questo accessorio, vera e propria salvezza per molte donne in costante “guerra” con i propri capelli, o mero strumento di “coccola” per sé stesse e per la propria autostima. Per iniziare la giornata con positività, e con una piega perfetta, realizzata a casa propria, senza la necessità – e le conseguenti spese – del parrucchiere.
Come funziona una piastra per capelli e perché acquistarla
Irrinunciabile “must” per molte donne che desiderano acconciare i propri capelli in tempi brevi o tenerli a bada – come poc’anzi anticipato – la piastra per capelli è diventata negli ultimi tempi uno strumento molto apprezzato e diffuso, non più appannaggio esclusivo dei saloni di bellezza o di poche fasce di utenti. Ed infatti, ad oggi, l’offerta di questo utilissimo accessorio è davvero numerosa, focalizzandosi, a seconda dei casi, sull’arricciatura o sulla creazione di un effetto ondulato, o ancora su entrambi gli aspetti. Ma sempre partendo dallo stesso principio, quello cioè di agire grazie al calore.
Su capelli mossi o ricci per ottenere una stiratura, oppure su capelli già lisci, la piastra per capelli è di indispensabile aiuto per ottenere una piega perfetta e durevole nel tempo, consentendo così di essere sempre curate ed in ordine, per ogni tipo di occasione. E con qualsiasi situazione meteorologica: adoperata dopo la messa in piega, infatti, essa fissa la pettinatura, per capelli impeccabili anche in presenza di vento o di umidità.
Va tuttavia sottolineato come, in alcuni casi, non si presti la dovuta attenzione nell’utilizzo della piastra per capelli: spinte dalla fretta, ad esempio, la si utilizza su capelli ancora umidi (solo alcuni di questi strumenti sono studiati per essere adoperati direttamente sul capello bagnato, con un notevole risparmio di tempo), oppure si seleziona la massima temperatura, trascurando di considerare se è quella più adatta al proprio tipo di capello. Un paragrafo apposito sarà infatti dedicato alle dovute accortezze a cui fare ricorso per non mettere a repentaglio la salute della propria chioma, soprattutto se si è alle prime armi e non si ha particolare dimestichezza con accessori di questa tipologia.
Qui di seguito, invece, considereremo i parametri a cui badare nella scelta della piastra per capelli, scelta tutt’altro che semplice ed immediata, tenuto conto dei tanti modelli che il mercato attuale mette a disposizione, creando talvolta confusione ed incertezza sull’acquisto da effettuare.
Come scegliere una piastra per capelli
Come or ora anticipato, muoversi e districarsi nel mare magnum delle piastre per capelli è tutt’altro che semplice, non solo per la grande disponibilità del prodotto esistente in commercio, ma anche per il diverso utilizzo a cui il prodotto stesso è destinato: alcuni di questi strumenti, infatti, sono adoperati per la stiratura del capello, altri per l’arricciatura o per realizzare un effetto ondulato, altri ancora possono svolgere sia la funzione lisciante che quella ondulante.
A fronte di questa varietà, dunque, è ancora più importante scegliere accuratamente la propria piastra per capelli, che, se di scarsa qualità o mal utilizzata, può compromettere seriamente o danneggiare la salute dei capelli stessi; ragion per cui, prima di procedere all’acquisto, è opportuno comprendere meglio sia le caratteristiche della piastra in sé, che quelle della propria chioma, nonché il risultato che si desidera ottenere.
Accorrono in aiuto, per il suddetto acquisto, importantissimi ed imprescindibili fattori, decisivi ed al contempo necessari. Li esaminiamo e li argomentiamo, ognuno in modo separato, nei paragrafi che seguono.
Rivestimento
È, insieme alla tecnologia (che sarà trattata a breve), il primo elemento decisivo nella scelta della piastra per capelli più adatta da acquistare, poiché influenza una serie di fattori, quali l’efficacia della piastra stessa o la delicatezza della sua azione sui capelli.
In passato la tendenza era quella di non rivestire le piastre con materiali particolari, tendenza fortunatamente abbandonata nel corso degli anni, per evitare ai capelli uno stress termico. Il solo alluminio in una piastra per capelli, oltre che economico e non indicato, si è rivelato infatti controproducente, in quanto il calore non veniva distribuito uniformemente, rischiando di bruciare le ciocche.
Nuovi materiali, dunque, sono stati studiati per rispettare e preservare la salute del capello. Tra questi, il primo e più diffuso è la ceramica, che consente di distribuire in modo omogeneo il calore, così da evitare una stiratura “a zone” del capello, e specialmente una temperatura più elevata in alcuni punti piuttosto che in altri. La ceramica, inoltre, agevola i movimenti, rendendoli più fluidi e scorrevoli, il che permette di non “concentrarsi” troppo tempo su una ciocca di capelli, a tutto vantaggio della salute dei capelli stessi.
Quantità e qualità della ceramica adoperata possono variare: nei prodotti più sofisticati e di fascia alta, si trovano, ad esempio, rivestimenti di ultima generazione e ad alto contenuto di ceramica ultra-resistente.
Di solito associata alla ceramica – poiché intensifica la scorrevolezza in modo fluido sui capelli – la tormalina è un cristallo che possiede un’azione ionizzante naturale: emette infatti ioni negativi che si combinano con quelli positivi presenti sui capelli, riducendo l’elettricità statica e l’effetto crespo: per capelli più lucenti e setosi.
Unico “neo” è rappresentato dal costo, non propriamente alla portata di tutte le tasche, anche se sul mercato è possibile trovare piastre per capelli in ceramica miscelate con la tormalina a prezzi accessibili.
Utilizzato anch’esso insieme alla ceramica, come la tormalina, ma anche da solo, il titanio è un materiale diffusosi sul mercato di recente, e caratterizzato da una maggiore leggerezza rispetto ai materiali precedentemente citati. È inoltre antibatterico ed anallergico grazie agli ioni d’argento rilasciati durante l’utilizzo.
La sua funzione è doppia, in quanto oltre a distribuire il calore in modo omogeneo nell’area su cui si sta lavorando, crea un velo protettivo che rende il capello più lucente, proteggendolo al contempo dal calore stesso. La piastra per capelli in titanio è consigliata in particolar modo a chi ha una chioma abbastanza liscia ma anche trattata, poiché grazie alle sue proprietà scivola delicatamente sul capello.
Fermo restando i materiali suddetti, va sottolineato che in commercio molte piastre abbinano alla ceramica altre sostanze dagli effetti positivi e salutari, quali la cheratina, l’olio di Argan, le proteine della seta e rivestimenti in perla, elementi, tutti, che aumentano la morbidezza, brillantezza e idratazione dei capelli.
Tecnologia
Insieme al rivestimento, come anticipato, la tecnologia è il primo elemento determinante ai fini della scelta della piastra per capelli, poiché ne indica il principio di funzionamento.
La più semplice tecnologia di funzionamento relativa all’apparecchio in oggetto è quella che utilizza il calore emesso dalle due piastre riscaldate, calore in grado, da solo, di lisciare i capello donando loro la forma desiderata.
Con il passare del tempo le piastre per capelli si sono evolute, affiancando alla predetta tecnologia altri sistemi più innovativi, che sfruttano, ad esempio, il vapore oppure i raggi infrarossi. Ed ancora, altre piastre sono dotate di ionizzatore, un dispositivo inizialmente previsto per i soli asciugacapelli e poi espansosi anche agli altri prodotti relativi alla cura dei capelli.
Non tutte queste tecnologie, poi, si escludono necessariamente tra loro: è possibile infatti reperire in commercio piastre per capelli in ceramica e con ionizzatore, che funzionano con il vapore o con i raggi infrarossi.
Qui di seguito consideriamo le più importanti tecnologie alternative al calore di cui una piastra per capelli più essere fornita:
- Piastra a vapore. L’argomento è molto ampio, ed in un apposito paragrafo lo tratteremo in maniera più esaustiva, portando anche un esempio di una nota marca. In questa sede cominciamo col dire che essa rappresenta una vera e propria novità nel campo della cura e bellezza dei capelli in virtù del suo funzionamento, diverso rispetto ai tradizionali apparecchi: è dotata infatti di un serbatoio che va riempito d’acqua prima dell’utilizzo, e che è fondamentale per creare appunto il vapore necessario al funzionamento della piastra. Rispetto alle altre piastre per capelli, la piastra a vapore è la più delicata, in quanto il vapore idrata, ammorbidisce, e liscia a fondo i capelli stessi. Unico limite, il prezzo, che giustifica il suo utilizzo quasi esclusivo nei saloni di bellezza, stentando a trovare spazio negli ambienti domestici.
- Piastra a raggi infrarossi. Prevede un diverso principio di riscaldamento rispetto alle comuni piastre, e dunque un diverso modo di stirare i capelli, dal momento che questi ultimi vengono riscaldati, attraverso luce infrarossa, dall’interno verso l’esterno, così da evitare che la chioma sia esposta al calore troppo a lungo. Pur offrendo una piega ed una stiratura più durevoli nel tempo, questa tecnologia incontra qualche difficoltà a trovare “seguaci”, in virtù dei dubbi avanzati sulle eventuali ripercussioni che questo tipo di riscaldamento può avere sulla salute del capello.
- Tecnologia agli ioni. Molte piastre attualmente presenti sul mercato sono dotate di un “effetto ionizzante”, che aiuta ad ottenere una migliore stiratura, per capelli meno crespi ma più lucidi e setosi. Lo ionizzatore, infatti, è un dispositivo capace di emettere delle particelle cariche negativamente, la cui azione sui capelli è quella di renderli meno carichi elettricamente. Si tratta di apparecchi particolarmente sofisticati, quindi dal costo generalmente medio-alto o alto.
Selezione della temperatura
Altro fattore da non trascurare nella scelta della piastra da acquistare è la selezione della temperatura, molto importante per preservare la salute del capello, e per ottenere l’acconciatura che più si desidera. La possibilità di impostare diverse temperature è utile anche quando si fa un utilizzo condiviso della piastra – e le tipologie di capelli sono diverse – oppure in presenza di chiome particolarmente spesse o ricce e difficili da stirare.
Le piastre attualmente disponibili in commercio coprono generalmente un intervallo di temperatura molto ampio, che va dai 130°C fino ai 200°C – 230°C, assicurando la massima versatilità in termini di selezione del calore. Modelli più semplici hanno invece un range più ridotto, mentre quelli essenziali e la maggior parte delle volte più economici non consentono alcuna variazione di temperatura. Non sempre, tuttavia, l’assenza di impostazione della temperatura indica un prodotto di scarsa qualità e poco attento alla protezione del capello: molte piastre professionali, difatti, sono dotate di una temperatura standard, ottimale per la maggior parte dei capelli, mentre altri apparecchi, più ricercati, possiedono sensori rilevanti il tipo di capello, e si “impostano” in modo automatico sulla temperatura ideale per non rovinarli.
Qui di seguito indichiamo le temperature più adatte ai diversi tipi di capelli:
- Per capelli sottili, deboli, e/o molto trattati, la temperatura ideale è bassa, intorno ai 140°C- 150°C.
- Per capelli normali e/o mediamente trattati, la temperatura ideale è quella compresa tra 160°C e 180°C.
- Per capelli mossi e/o leggermente trattati, la temperatura da impostare è intorno ai 200°C.
- Per capelli grossi, ricci, e difficili da trattare, infine, la temperatura ideale è quella di 230°C, di solito la massima temperatura raggiungibile da una piastra per capelli.
Dimensioni e struttura
Dimensioni e struttura di una piastra sono di fondamentale importanza nella scelta del modello: in base alla tipologia del proprio capello, ed all’acconciatura che si desidera creare, bisognerà infatti assicurarsi un apparecchio di misura consona alla chioma che si possiede e che risponda alla piega che si intende ottenere.
La maggior parte delle piastre esistente in commercio ha misure standard (generalmente 10cm di lunghezza), adatte per capelli di lunghezza media e medio-lunghi, misure, queste, che consentono di “afferrare” con facilità più quantità di capelli e di evitare di impiegare troppo tempo nello svolgimento dell’operazione.
Troviamo tuttavia anche piastre di dimensioni diverse, specifiche per esigenze ben precise. Così, piastre di grandi dimensioni, sviluppate non solo in lunghezza, ma anche in larghezza, sono l’apparecchio ideale per chiome spesse, lunghe e/o voluminose particolarmente crespe: permettono infatti di “prendere” con un solo gesto più quantità di capelli, con un notevole risparmio di tempo, e garantiscono una maggiore aderenza dei capelli alla piastra, rendendoli più agevoli da stirare. Piccole e compatte piastre per capelli, al contrario, sono perfette per un taglio corto, e comode da portare con sé, in borsa, per ritocchi e/o rifiniture.
Ovviamente, mettendo per un momento da parte il discorso relativo alla lunghezza ed alla tipologia di capelli – che giustifica l’acquisto di un modello di piastra piuttosto che un altro – bisogna anche evidenzare che nella scelta di questo apparecchio giocano il loro ruolo anche gusti ed abitudini personali.
In base alla forma della piastra, invece, è possibile ottenere diversi tipi di acconciature, qui di seguito esposti:
- Capelli lisci: la piastra ha una forma squadrata, ed è rivolta esclusivamente a stirare i capelli.
- Capelli sia lisci che mossi: la forma arrotondata delle estremità dell’apparecchio e la possibilità di avvolgere una ciocca intorno alla parte riscaldata, consentono di adoperare l’apparecchio stesso non solo per rendere liscia la chioma, ma anche per darle movimento.
- Frisé: in questo caso la piastra per capelli ha una forma particolare e ben individuabile, caratterizzata da ondulature che rievocano una linea a zig zag.
Sono poi disponibili piastre “multistyler”, fornite di placche smontabili e sostituibili con altri pezzi, così da avere un unico prodotto per realizzare una varietà di acconciature, dando libero sfogo alla propria fantasia.
Funzioni
Le funzioni di cui è dotata una piastra per capelli possono influenzare la scelta di acquisto dell’utente, facendolo propendere per un modello piuttosto che per un altro. Le analizziamo qui di seguito.
- Autospegnimento: alcuni apparecchi prevedono la possibilità di spegnersi da soli, dopo un periodo di inutilizzo che va dai 20 ai 60 minuti. Si tratta di una caratteristica molto utile, non solo per un risparmio energetico, ma anche per scongiurare il rischio di incidenti.
- Riscaldamento veloce: prevista in diverse piastre per capelli, è una funzione che consiste nel raggiungimento veloce della temperatura desiderata, così da ridurre drasticamente i tempi di attesa per l’uso dell’apparecchio. Detto riscaldamento veloce può avvenire in un paio di minuti, o addirittura in 15-30 secondi nei modelli più avanzati e sofisticati.
- Blocco delle piastre: è un piccolo pulsante che blocca le due piastre in posizione chiusa, per evitare che rimangano aperte e possano danneggiarsi, e, in linea generale, per far sì che l’apparecchio sia poco ingombrante.
- Controllo automatico della temperatura: come già trattato nell’apposito paragrafo, è una funzione che rileva ed imposta in modo automatico il giusto livello della temperatura.
- Stiratura su capelli umidi/bagnati: esistono in commercio delle piastre per capelli chiamate “Wet To Dry”, che consentono di effettuare la messa in piega sui capelli umidi oppure bagnati, senza necessità di asciugarli dopo lo shampoo. In pratica questi apparecchi riescono ad “introdurre” l’umidità restante dei capelli all’interno delle squame durante l’asciugatura, facendo in modo che i capelli non si increspino assorbendo umidità dall’esterno.
- Display LCD: pur non costituendo una vera e propria funzione, la sua presenza rende senza alcun dubbio pratici e chiari sia l’utilizzo della piastra che la selezione e visualizzazione delle impostazioni di temperatura.
Praticità d’uso
La praticità d’uso è un altro fattore che riveste il suo peso nella scelta della piastra per capelli da acquistare, soprattutto se l’utilizzo dell’apparecchio è costante e non sporadico: è molto più agevole, infatti, avvalersi in questo caso di un modello leggero e maneggevole, semplice da impugnare, e che non stanchi le braccia. Analizziamo dunque nel dettaglio alcuni elementi al riguardo.
- Peso e ingombro: le piastre per capelli dalle dimensioni standard hanno di solito un peso contenuto, che va dai 500 gr ad un 1Kg circa, e che dunque risulta pratico e maneggevole. Un apparecchio rispondente a bisogni ben specifici, come ad esempio quello di averlo con sé in viaggio, necessiterà invece di misure “mini”, progettate proprio per assicurare la maggiore leggerezza possibile ed una struttura compatta e facilmente trasportabile.
- Cavo: deve essere sufficientemente lungo (almeno 2m) e girevole. Il primo fattore consente di stirare i capelli in modo più agevole, e non troppo vicino ad una presa di corrente; il secondo, invece, evita che il cavo si attorcigli su sé stesso durante l’utilizzo della piastra.
- Punte isolate termicamente: generalmente, i rivestimenti esterni di una piastra per capelli sono in materiale atermico, che rimane cioè sempre freddo, evitando scottature accidentali durante l’utilizzo della piastra stessa, anche in costanza di temperature elevate.
- Custodia: è un accessorio la cui presenza si rivela senza dubbio utile e comoda in diverse circostanze, innanzitutto per riporre la piastra in modo più consono dopo essersene serviti, e poi per adoperare un astuccio da viaggio in caso di spostamenti.
- Tappetino termico: alcuni apparecchi dispongono di questo accessorio da riporre sul piano di lavoro, così da poter appoggiare l’apparecchio stesso, anche caldo, su un mobile, senza il rischio di danneggiarlo.
Altri fattori da considerare nella scelta di una piastra per capelli
Quelli appena trattati sono i fattori determinanti, dai quali non si può prescindere, nella scelta della piastra per capelli da acquistare. Esistono però anche altri elementi, altrettanto importanti, da considerare quando si decide di fare questo passo.
In merito ai materiali, ad esempio, sono sicuramente fondamentali i materiali che compongono l’interno di una piastra per capelli – come sottolineato nel relativo paragrafo – ma anche la struttura esterna della stessa ha il suo “perché “: dovrà essere infatti essere robusta, affidabile e consona a scongiurare incidenti, durevole nel tempo, e, sopra ogni cosa, sicura per l’uomo e l’ambiente circostante.
E la marca e il costo? Sono importanti nella valutazione dell’acquisto? Il suggerimento, in merito al primo punto, è quello di privilegiare aziende abbastanza note sul mercato, per evitare di andare incontro a prodotti di scarsa qualità.
Riguardo al costo, invece, va tenuto conto che in commercio esistono apparecchi dal prezzo variabile, da un minimo di 15 Euro ad un massimo di circa 250 Euro. È intuibile che il prezzo di vendita sia indicativo di alcune caratteristiche della piastra, quali i materiali adoperati o la tecnologia di funzionamento. Ed è altrettanto intuibile che non tutti dispongono di una stessa cifra da spendere: chi ha un budget ristretto, è consapevole del fatto che acquisterà una piastra economica, in grado certamente di stirare i capelli, ma meno attenta di altri modelli a preservare la salute della chioma. È un’opzione da valutare, questa, in presenza di un uso non assiduo della piastra, laddove invece un utilizzo costante richiederebbe un investimento in un modello di fascia superiore.
Va tuttavia al tempo stesso messo in evidenza che di recente si è assistito ad un notevole miglioramento anche nelle piastre “commerciali”, che pur non eguagliando ovviamente quelle professionali o più sofisticate, riescono ugualmente a garantire prestazioni soddisfacenti.
Come usare una piastra per capelli
Dopo aver chiarito le modalità di funzionamento della piastra per capelli, ed i fattori determinanti nella scelta del tipologia da acquistare, è arrivato il momento di illustrare come usare questo apparecchio, utilizzo non sempre semplice ed immediato da “afferrare”, soprattutto per chi è alle prime armi. Vediamo, dunque, passo dopo passo, come procedere senza intoppi: i punti fondamentali da seguire sono sostanzialmente tre, legati alle operazioni preparatorie, e a quelle durante e dopo la stiratura.
- Operazioni preparatorie. Prima di procedere all’utilizzo della piastra, è importante che i capelli siano puliti, così da lasciar emergere naturalmente la lucentezza dei capelli stessi una volta stirati. Sarebbe preferibile utilizzare, durante il lavaggio, un po’ di balsamo, per districare eventuali nodi e rendere più facile e veloce il passaggio della piastra. In presenza di chiome spesse e crespe, poi, si suggerisce di adoperare del latte lisciante, da applicare sui capelli umidi poco prima di procedere all’asciugatura con l’asciugacapelli: detto prodotto, infatti, è di auto nell’eliminazione del preesistente crespo, agevolando la successiva stiratura. Non è invece da utilizzare in caso di capelli grassi. Un altro aspetto da non trascurare è quello di una perfetta asciugatura dei capelli dopo averli lavati, in quanto capelli bagnati o umidi, a contatto con la piastra, si bruciano con più facilità. Sarebbe opportuno, infine, spruzzare un po’ di spray termo-protettivo almeno sulle punte, così da proteggerle dallo stress termico.
- Durante la stiratura. Sui capelli puliti e perfettamente asciugati, è possibile procedere alla stiratura. Dopo aver impostato la temperatura migliore, in base alla natura del proprio capello ed al suo stato di salute, bisogna dividere i capelli in piccole ciocche (della larghezza di circa 2cm) servendosi di un pettine e facendo attenzione a non avvicinarsi troppo alla cute. In caso di chiome fini, è sufficiente una sola passata, in presenza invece di chiome molto spesse o crespe, ne occorreranno 2 o 3. È opportuno comunque, in ogni caso, non soffermarsi troppo sulle punte, che rappresentano la parte più delicata del capello.
- Dopo la stiratura. Una volta ottenuta l’acconciatura, si può fissarla con lacche o specifici fissanti, procedura, questa, che torna particolarmente utile nel caso di capelli fini, che tendono a perdere la piega in poco tempo. Un ulteriore suggerimento è quello di applicare un po’ di semi di lino sulle punte, valido aiuto per reidratare e mantenere i capelli più sani.
Manutenzione e pulizia di una piastra per capelli
Come ogni elettrodomestico, anche la piastra per capelli necessita di un po’ di manutenzione: con il passare del tempo e degli utilizzi, infatti, non solo la polvere, ma anche residui di prodotti per lo styling quali gel, lacche, spume e spray, possono accumularsi sulle placche, e non mantenere l’apparecchio in buono stato comprometterebbe non solo il suo funzionamento, ma anche la salute dei propri capelli.
Soprattutto se adoperata quotidianamente, la piastra per capelli andrebbe pulita almeno una volta al mese. Ecco come.
- In primo luogo, va passato un panno imbevuto di acqua tiepida sulle placche fredde, facendo attenzione, nel caso in cui il rivestimento sia in ceramica, a non insistere troppo, essendo la ceramica un materiale tendente a graffiarsi molto facilmente.
- In secondo luogo, va rimosso lo sporco ostinato, difficilmente raggiungibile, servendosi di un cotton fioc asciutto.
- Va poi igienizzato il panno inizialmente adoperato con qualche goccia di alcool etilico denaturato, e passato sulle placche, così da renderle lucide, eliminando eventuali residui di sporco.
- Infine, la piastra va asciugata accuratamente con un panno asciutto, trattando non solo le placche, ma anche gli angoli ed i bordi. Prima di un nuovo utilizzo, poi, è opportuno assicurarsi che la piastra per capelli sia del tutto asciutta.
Durata di una piastra per capelli
Sempre più innovativi e sofisticati, i modelli di ultima generazione propongono piastre longeve e particolarmente attente alla salute dei capelli, ed è proprio questo il motivo per il quale, probabilmente, si tende a non considerare che questo apparecchio, come tutti, sia soggetto ad usura e vada dunque periodicamente sostituito.
Il continuo passare della piastra sulla chioma per farle assumere la forma desiderata, unito alle elevate temperature delle placche, finisce infatti con il “logorare” la piastra stessa. Ogni passata comporta che la cheratina e gli oli naturalmente presenti sui capelli si depositino sull’apparecchio; analogamente, i residui di prodotti per lo styling – come spume o spray ad esempio – si accumulano sulle placche calde.
Con il trascorrere del tempo, dette sostanze formano una sorta di “patina” che, alla lunga, non consente una distribuzione uniforme del calore sulle placche, e ciò, oltre a compromettere il funzionamento della piastra, rischia di rovinare in modo irreparabile i capelli.
Questo è il motivo per il quale c’è un “momento” in cui l’apparecchio che si stava fino a quel momento utilizzando va sostituito. In aiuto dell’individuazione di questo fatidico “momento”, intervengono alcuni elementi, che rappresentano veri e propri campanelli d’allarme. Eccoli elencati qui di seguito:
- La piastra non riesce a stirare i capelli in modo ottimale, a meno che non si imposti unicamente la massima temperatura.
- La piastra sembra fare fatica a scorrere tra le ciocche, e qualche capello viene strappato al suo passaggio.
- La piastra deve essere passata più volte sulla stessa ciocca.
- Il bordo delle placche riscaldate appare di un colore marroncino, o addirittura marrone scuro.
- Osservato sotto la luce di una lampada, il rivestimento delle placche sembra graffiato o deteriorato.
A fronte di queste situazioni, ora esposte, c’è da chiedersi quale sia la durata effettiva di un piastra per capelli. Al riguardo gli elementi da considerare sono due, la qualità e la frequenza di utilizzo. È intuitivo che un apparecchio di fascia media o medio-alta, ad esempio, sarà di sicuro più longevo di uno economico e di materiali scadenti; anche una piastra per capelli di gamma superiore, tuttavia, se adoperata quotidianamente, sarà soggetta a più facile deterioramento rispetto ad una piastra il cui uso è solo di un paio di volte alla settimana.
In generale, comunque, la maggior parte degli apparecchi in oggetto dura circa 2 o 3 anni, periodo dopo il quale le prestazioni cominceranno man mano a non essere più soddisfacenti.
Piastra per capelli tinti: utilizzo possibile?
Oggigiorno sono tante le persone che ricorrono a tinture, vuoi per la necessità di coprire i capelli bianchi, vuoi per motivazioni puramente estetiche, dettate dal desiderio di cambiare look e di guardarsi con occhi diversi. Al di là di quelle che possono essere le esigenze personali, c’è però da dire che le tinte, pur effettuate con prodotti naturali, possono aggredire e sfibrare i capelli nel corso del tempo.
E questo è il motivo per il quale adoperare un apparecchio come una piastra per capelli in presenza di capelli tinti può contribuire a rovinarli, a meno che non si mettano in atto alcuni espedienti.
Innanzitutto, per la prima settimana successiva alla tintura, non andrebbero utilizzati né asciugacapelli né tantomeno piastre, per impedire al calore di stressare la chioma. Nei giorni a seguire, un altro accorgimento da mettere in pratica sarebbe quello di lavare i capelli attendendo un giorno prima di adoperare una piastra: in tal modo i capelli stessi risulterebbero meno scivolosi e dalla consistenza migliore.
Prima di un qualsiasi trattamento che utilizzi il calore, in ogni caso, è buona norma idratare sempre i capelli, servendosi di un buono shampoo seguito da un buon balsamo. Prima di procedere all’asciugatura, poi, l’applicazione di creme specifiche è di aiuto nel ristabilire la naturale idratazione dei capelli stessi: ottime, al riguardo, sono quelle a base di cheratina o di pro-cheratina, la prima una sostanza naturale, la seconda, prodotta artificialmente, ma dal medesimo risultato finale.
Dopo aver pretrattato la chioma, è possibile adoperare la piastra, preferibilmente sui capelli perfettamente asciutti, per evitare escursioni termiche che potrebbero vanificare l’effetto idratante ottenuto in precedenza.
Infine, è sempre consigliabile non utilizzare l’apparecchio a temperature troppo elevate, anche in presenza di capelli spessi, ma ripetere, eventualmente, il trattamento. Un accorgimento, “in soccorso”, può essere quello di servirsi di una spazzola per stirare in via preliminare la chioma durante l’asciugatura con il phon.
Piastra a vapore: dettagli e modalità d’uso
Nel paragrafo dedicato alla tecnologia – elemento determinante nella scelta della piastra per capelli da acquistare – abbiamo citato la piastra a vapore, in riferimento alle tecnologie alternative al calore di cui un apparecchio oggetto di questa trattazione può essere dotato.
Vera e propria innovazione, messa a punto da diversi brand specializzati, la piastra a vapore si differenzia da quelle tradizionali perché, come anticipato, include un serbatoio per l’acqua – preferibilmente distillata – che va riempito ad ogni utilizzo. E, rispetto a quelle tradizionali, presenta il valore aggiunto di un liscio più morbido e di una messa in piega più durevole nel tempo. Ciò grazie appunto al vapore, alleato perfetto per una stiratura della chioma sicura, senza il rischio di seccarla, danneggiarla o spezzarla.
Proprio questo “plus” della piastra a vapore ha riscosso molti pareri positivi, ed incontrato un discreto seguito, anche se, a causa dei suoi costi non proprio alla portata di tutte le tasche, continua ad essere diffusa per la maggior parte nei saloni di bellezza.
Adoperarla è molto semplice: va innanzitutto riempito l’apposito serbatoio di acqua, meglio se distillata, a dispositivo spento. Bisogna poi procedere alla selezione della temperatura desiderata: in virtù del vapore acqueo, non sarà necessario impostare temperature elevate, preservando così ulteriormente la salute dei capelli.
I capelli stessi, precedentemente lavati, andranno tamponati con un asciugamano lasciandoli umidi, e trattati con la pro-cheratina. Sostanza creata artificialmente (come già accennato nel corso di questa trattazione), è una molecola attivata proprio grazie all’utilizzo del vapore, che rinforza e ripara la chioma.
Dopo aver adoperato l’asciugacapelli, si procede come con le classiche piastre: si pettinano i capelli così da districarli ed eliminare eventuali nodi, e si dividono in ciocche. Il risultato? Capelli morbidi, lisci, lucenti e sani, per una piega più durevole rispetto a quella ottenuta con i tradizionali apparecchi, grazie al vapore combinato all’azione della pro-cheratina.
Parametri da seguire nella scelta di una piastra a vapore
Dopo aver illustrato le modalità di funzionamento e di utilizzo della piastra a vapore, è il caso di mettere in luce i criteri a cui fare riferimento nella scelta di uno di questi apparecchi. Detti criteri si sostanziano in alcune caratteristiche fondamentali, che esaminiamo qui di seguito: la dimensione del serbatoio, la possibilità di regolare la temperatura, la dimensione ed il materiale delle piastre, la praticità d’uso, e la presenza o meno di accessori.
- Dimensioni del serbatoio. All’atto di procedere all’acquisto della piastra a vapore, bisognerà valutare le dimensioni del serbatoio, dimensioni che avranno ripercussioni sul tempo di utilizzo della piastra stessa prima di doverlo nuovamente riempire. Ecco perché, nella suddetta valutazione, è opportuno considerare le proprie esigenze e la lunghezza dei propri capelli: un serbatoio di maggiore capacità consentirà un utilizzo maggiore dell’apparecchio, ma risulterà ingombrante, laddove invece un serbatoio di dimensioni inferiori sarà l’ideale per chi desidera portare la piastra con sé nei vari spostamenti.
- Temperatura regolabile. Perché la piastra a vapore risponda perfettamente alle proprie esigenze, è essenziale che sia dotata di una temperatura regolabile. Un capello sottile, naturalmente liscio o sfibrato, richiede ad esempio una temperatura delicata, intorno ai 140°C, mentre invece uno spesso, folto e riccio necessita di temperature più alte, che possono raggiungere anche i 200°C.
- Dimensioni e materiale delle piastre. Fondamentali, ai fini della scelta di una piastra a vapore piuttosto che di un’altra, sono le dimensioni ed i materiali di realizzazione della stessa. In merito alle dimensioni, un apparecchio largo sarà l’ideale per chiome lunghe e spesse, laddove invece uno stretto darà il migliore effetto su un taglio più corto. Per quanto concerne invece i materiali di realizzazione, si richiede che siano ottimi nella qualità ed uniformi nella distribuzione del calore.
- Praticità d’uso. Ancor più di quella tradizionale, la piastra a vapore, per la presenza del serbatoio, deve avere un’ottima praticità d’uso. Concorrono, in questa considerazione, determinati elementi, e precisamente il cavo, il peso, l’ingombro, le punte e il rivestimento esterno isolato termicamente. Il cavo deve avere una lunghezza tale da consentire l’utilizzo della piastra anche ad una notevole distanza dalla presa – conservandone la maneggevolezza – e deve essere girevole, così da evitare che si attorcigli su sé stesso durante l’utilizzo. Il peso e l’ingombro della piastra non vengono “inficiati” dalla presenza del serbatoio, rimanendo comunque all’interno dell’intervallo di un tradizionale apparecchio: si parla all’incirca di 500/1000gr. Il rivestimento esterno isolato termicamente è poi un altro fattore che determina la praticità d’uso della piastra a vapore, al fine di scongiurare il pericolo di scottature accidentali quando si tocca la parte esterna della stessa.
- Per quanto riguarda infine gli accessori, va sottolineato che l’apparecchio in oggetto è fornito di pettini disposti su tutta la sua lunghezza, che hanno la funzione di districare e di allineare in modo perfetto la ciocca, senza alcun rischio di danneggiarla o di tirarla. Dato non da poco, il pettine in questione può essere rimosso, consentendo così all’utente di scegliere se adoperarlo o meno. Un altro accessorio che spesso può trovarsi in dotazione acquistando una piastra a vapore, è la custodia termoresistente, davvero utile per una collocazione sicura, anche in vista di eventuali spostamenti, per lavoro o per viaggio.
Le migliori piastre a vapore sul mercato
La piastra per capelli professionale a vapore caldo Perfect Steam Pro B23 100, la Babyliss Pro Steam 230 piastra lisciante a vapore, e ancora la Velform Triple Action e la Corioliss K5, sono solo alcuni esempi di ottime piastre a vapore attualmente presenti sul mercato, dai risultati altamente soddisfacenti.
Ma c’è un prodotto che più di ogni altro ha riscosso pareri positivi ed incontrato molto seguito: l’Oreal Steampod 2.0, di cui ci occupiamo in questa sede.
Nato dalla collaborazione tra l’Oreal Professionnel e Rowenta, è un innovativo strumento di hairstyling che garantisce una lisciatura perfetta e duratura. Un mix di vapore e tecnologia pro-cheratina aiuta a domare il movimento dei capelli rendendoli lisci e setosi, e proteggendoli dai danni causati dal calore.
Assai versatile, è adatta per tutti i tipi di capelli, siano essi sottili o spessi, lunghi, medi o corti, capelli che si distribuiscono in maniera uniforme lungo le piastre grazie al pettine integrato. Ergonomica e maneggevole – richiede solo un po’ di pratica nei primi utilizzi – l’Oreal Steampod 2.0 è dotata di piastre anodizzate per una maggiore flessibilità, ed assicura la naturale idratazione della chioma in virtù della costante pressione a vapore, che apre la cuticola del capello.
Altri punti di forza, la possibilità di creare un effetto ondulato, e la regolazione della temperatura: il termostato multifunzione è infatti impostato per poter raggiungere temperature che vanno dai 170°C a 210°C, passando per 5 gradazioni. Con un capello fine e liscio, una temperatura minima sarà bastevole per una piega dai risultati ottimali; un capello crespo o ribelle richiederà invece una temperatura più alta, ma senza il rischio di danneggiare la struttura del capello stesso.
L’apparecchio in oggetto, infine, comporta un miglioramento della qualità e salute della chioma con l’utilizzo dei prodotti della linea l’Oreal dedicati alla piastra a vapore: citiamo la Crema di Lisciaggio, crema dalla texture leggera ed assolutamente non grassa, da applicare sui capelli umidi prima dell’asciugatura, ed il Siero Lisciante, da distribuire in piccole quantità sui capelli asciutti prima di procedere all’utilizzo della piastra.
Piastra per capelli per uomo
Non è appannaggio esclusivo dell’universo femminile, che vi ricorre per una piega perfetta, e realizzata in poco tempo. La piastra per capelli è infatti di recente diventata “ancora di salvezza” di un cospicuo numero di uomini, che esasperati dai propri capelli, spesso assai meno gestibili di quelli delle donne, si sono “convertiti” a quello che istintivamente si pensa essere un accessorio riservato al gentil sesso.
Se però la piastra per capelli è “entrata nelle case” delle donne, e da queste ultime utilizzata con facilità e disinvoltura, per gli uomini è probabilmente un po’ più difficile dimostrare familiarità e dimestichezza con questo indispensabile apparecchio domestico, anche a causa delle poche guide pratiche a disposizione.
Ecco, quindi, intervenire in questa sede, con alcune istruzioni-base, che sicuramente saranno di aiuto a chi ha deciso di acquistare una piastra per capelli, o a chi la ha già acquistata ma ha qualche difficoltà ad adoperarla.
Per prima cosa, è essenziale lavare i capelli, adoperando un buono shampoo, e in caso di capelli crespi e ribelli, un buon balsamo. Dopo il lavaggio, è fondamentale asciugarli accuratamente, perché, in caso contrario, durante l’utilizzo della piastra il calore della stessa andrebbe a bruciare la chioma laddove è ancora umida, impedendo di renderla liscia come si desidera.
Una volta lavati ed asciugati, il suggerimento è quello di piastrare tutti i capelli dall’alto verso il basso, per poi dare un verso alla propria acconciatura con una seconda passata, per una piega più durevole. Qualora il risultato ottenuto non sia quello che ci sia attendeva, è possibile “insistere”, adoperando nuovamente l’apparecchio, così come è possibile soffermarsi maggiormente su quelle ciocche che si intende “sottolineare”. Importante, però, è non superare i 200°C, perché si incorrerebbe nel rischio di bruciature e danneggiamenti del capello.
Terminato l’utilizzo della piastra, un valido aiuto per la propria piega sarà senza dubbio una buona lacca, per un fissaggio definito.
Le migliori piastre per capelli per uomo
Così come per le donne, anche per gli uomini alcune piastre per capelli sono più indicate di altre. Qui di seguito ne consideriamo due, così da poter essere di aiuto a chi muove i primi passi in questo “sconfinato mondo” e si sente confuso e in difficoltà.
Una piastra dai risultati soddisfacenti risulta essere la Imetec Bellissima Mini M 200, piccola e leggera e dal design ultraslim, per uno styling liscio o mosso a portata di mano. Le sue dimensioni compatte infatti – per una lunghezza di soli 17cm – rendono l’apparecchio facilmente trasportabile durante viaggi o spostamenti, tra l’altro in modo pratico, grazie alla beauty bag termoprotettiva inclusa.
Il rivestimento in ceramica delle piastre – materiale noto per la sua delicatezza sui capelli – distribuisce il calore in modo uniforme, assicurando una perfetta scorrevolezza. Per chiome luminose e protette.
Dal costo contenuto, Imetec Bellissima Mini M 200 raggiunge in modo rapido una temperatura massima di 200°C, ha un doppio voltaggio automatico per poter essere adoperata non solo in Italia ma anche all’estero, ed è agevole da pulire. Consigliata in particolare per capelli tendenti al mosso, non troppo spessi, o lisci.
Un’altra piastra per capelli che ha riscontrato pareri positivi è la Remington S6500 Sleek & Curl, con cui creare acconciature sia lisce che mosse. Il design arrotondato che la caratterizza, infatti, permette non solo di lisciare i capelli in modo impeccabile, ma anche di ottenere ricci e boccoli ben definiti. Perfetta, dunque, per chi ama giocare con tanti look diversi, per tante occasioni.
Le piastre flottanti in ceramica si adattano perfettamente ai capelli esercitando una pressione non eccessiva, senza rovinarli o strapparli; e lo stesso rivestimento in ceramica distribuisce il calore in maniera omogenea, proteggendo la chioma dagli shock termici.
Adatta a qualsiasi tipologia di capelli, grazie alla temperatura regolabile – che va dai 150°C ai 230°C – la Remington S6500 Sleek & Curl si scalda molto velocemente (in soli 15 secondi) e si spegne in modo automatico dopo 60 minuti di non utilizzo.
Dotata di voltaggio universale, ed ideale quindi da portare in viaggio senza la necessità di acquistare un trasformatore, l’apparecchio in esame vanta un buon rapporto qualità-prezzo in virtù dell’ottima fattura e dell’elevata capacità lisciante, che consente di stirare in modo perfetto anche capelli spessi e molto crespi.
Differenza piastra-arricciacapelli
Abbiamo illustrato in maniera completa ed esaustiva tutti gli aspetti relativi alla piastra per capelli, oramai utilizzata da molte donne – e abbiamo visto, anche da molti uomini – per avere una piega ordinata ed in linea con le proprie aspettative. È opportuno concludere questa trattazione, esponendo brevemente le differenze con l’arricciacapelli, apparecchio che, come la piastra, sfrutta il calore per modellare i capelli (fatta eccezione per quei modelli di piastra caratterizzati da una tecnologia alternativa al calore, come esposto precedentemente).
Si tratta di strumenti piuttosto simili, ragion per cui per fare una scelta adeguata è bene considerare le differenze che intercorrono tra di essi.
In primo luogo, la piastra per capelli, essendo in genere molto larga, non permette di realizzare ricci molto stretti, tipo boccoli, laddove invece l’arricciacapelli può avere un diametro molto piccolo ed anche una punta a cono, che consente di creare, se lo si desidera, ricci davvero piccoli.
L’arricciacapelli, inoltre, è più economico della piastra, ma quest’ultima, potendo essere adoperata anche per rendere lisci i capelli, risulta essere un apparecchio maggiormente versatile. La scelta tra le due soluzioni, poi, oltre che da questi fattori, dipende anche dalle proprie esigenze: per un effetto ben definito e realizzato in maniera pratica e veloce, generalmente l’arricciacapelli è comunque la risposta migliore.
Una volta sottolineate le differenze tra i due apparecchi, spieghiamo ora come adoperare un arricciacapelli.
Come per la piastra, anche in questo caso è necessario che i capelli siano puliti ed asciutti. Si suggerisce l’utilizzo di un balsamo idratante che prepari i capelli al forte calore. Dopo averli tamponati, si procede all’asciugatura, ed una volta che questa è terminata, si può cominciare ad adoperare l’arricciacapelli: a tal scopo si dividono i capelli in sezioni molto ampie, se si desiderano onde più morbide, oppure in sezioni strette, per ricci più definiti. Si pone dunque la ciocca, presa tra le mani, tra la barra ed il cilindro, facendo scivolare per bene il ferro fino alla fine dei capelli. E si comincia ad arrotolare la ciocca stessa sul ferro, cercando di mantenere quest’ultimo nella stessa inclinazione, così da avere un boccolo perfetto ed uniforme. Si mantiene la posizione per qualche secondo e poi si toglie il ferro facendolo scivolare per bene su un lato. E voilà…il primo boccolo è pronto! Ed allo stesso modo saranno realizzati tutti gli altri. Per evitare scottature accidentali, è possibile utilizzare guanti isolanti, che evitano il contatto delle mani con il ferro.
Come scegliere un arricciacapelli
Come per la piastra per capelli, anche nella scelta di un arricciacapelli è opportuno seguire determinati parametri, effettuando così un acquisto sicuro e che lasci soddisfatti.
Materiali – da prediligere sempre gli apparecchi in ceramica o titanio – forma e diametro, regolazione della temperatura, ergonomia e maneggevolezza, ed eventuali funzioni accessorie, sono i criteri a cui attenersi rigorosamente. Senza soffermarci su ciascuna di queste voci, concludiamo l’argomento illustrando un prodotto particolarmente consigliato, che risponde ai principali fattori da tener presente prima di procedere all’acquisto, ossia la qualità dei materiali, l’affidabilità, la funzionalità, ed il prezzo.
Il prodotto scelto è GHD Curle Creative Wand, il miglior arricciacapelli disponibile sul mercato, che grazie al suo fusto di diametro variabile tra 23 e 28mm, permette di creare onde voluminose e definite, non limitandosi ad arricciare la chioma. Per un look fresco, e sempre diverso, da sfoggiare nelle diverse occasioni.
Dal design semplice ma al contempo elegante, l’apparecchio in oggetto è leggero e maneggevole, e di ottima fattura: il fusto, in particolare, è realizzato in ceramica, il materiale migliore per uniformare in modo ottimale il calore sui capelli.
Punto di forza, la tecnologia tri-zone, che adopera sei sensori intelligenti per assicurare la giusta temperatura e conservarla costante su tutta la lunghezza dei capelli, preservando così la salute degli stessi. Da sottolineare anche la funzione sleep mode, che prevede lo spegnimento automatico dopo 30 minuti di inutilizzo. Molto confortevoli, infine, risultano, l’estremità fredda al tatto ed il supporto di appoggio, per evitare bruciature accidentali o danneggiamenti delle superfici.
GHD Curle Creative Wand non è un prodotto economico, ma lo si consiglia ugualmente se si considerano le alte prestazioni, la qualità ed i risultati finali offerti dall’apparecchio.
RICAPITOLANDO
Migliori piastre per capelli in assoluto per qualità prezzo di Novembre 2024